sabato 15 ottobre 2011

Riga: la Parigi del nord in formato low cost


Quanto erano belli i favolosi anni ottanta. La discomusic, gli abiti esagerati, una sorta d'idea della società che si mostra e si esibisce, si circonda di status symbol, di oggetti inutili che tutti devono avere. Uno stile di vita che risplende nel momento stesso in cui si esaurisce, con tanto di battito di mani finale e velata malinconia.


Ecco perché ritrovarsi i favolosi anni ottanta sotto gli occhi da solo la sensazione di polvere sul viso, colori sbiaditi sulla pelle, tristezza nel cuore. Mi è successo camminando tra le vie del mercato di Riga. Dove tutto sembra essersi fermato ai favolosi anni ottanta. E dove l' aggettivo favoloso riesce solo ad essere una perfida ironia.

LA CITTA'
Riga è una città strana, curiosa. Oltre settecentomila abitanti, capitale della Lettonia. Una città in cui senti il profumo del mare ma non lo vedi, perché è qualche chilometro più in là, a Jurmala, località turistica dalle spiagge immense. Cammini per le strade del centro e ti senti in un'altra epoca: le strade sono strette, medioevali, fiancheggiate da edifici in stile art nouveau. Il duomo è romanico, gotico, barocco, un insieme di stili indecisi e rimaneggiamenti. Non è raro svoltare l'angolo e trovare un palazzo diroccato con le travi di legno in bella mostra. O profili di case tutti differenti, ondeggianti, squadrati.

E poi la gente. Lettoni per la metà, un altra metà di russi, tante minoranze. Limousine di qualche ricco imprenditore d'oltre confine venuto per una serata di eccessi. Perché la vita costa poco, e dall'altra parte c'è la Russia, che per molti anni ha dettato leggi e costumi su questa piccola repubblica baltica.

LA NOTTE
La sera è piuttosto animata, nonostante le temperature: il centro storico è animato da gente del luogo e turisti equamente mescolati, vista la presenza di numerosi ostelli e guesthouse. Pub, bar, take away, alcol che scorre per scaldare i cuori e i volti nelle notti fredde del nord. Tutto rigorosamente low cost.
Per la cena sono stato in un luogo curioso, tale Lido Dzirnavas, una sorta di catena che imita la tradizione strizzando l'occhio al turismo. Costumi tipici e pietanza a buffet. Oppure ci si può servire a un qualsiasi self service del centro un bel piatto di pelmeni, che noi potremmo chiamare tortellini in versione russa. 
Da provare un drink particolarissimo, tale 'apple pie'. Vodka, succo di mela e cannella in polvere. Voilà.

TRASPORTI
Si cammina bene, per la città. Sicuramente a piedi è il modo migliore per conoscere gli angoli più inaspettati. Per fuggire sulla spiaggia di Jurmala sono una quarantina di minuti in treno, che parte ogni mezz'ora dalle 5 di mattina alle 11 di sera, e costa 1 lat, circa 1,40 euro. 


L'aeroporto è raggiunto dalle principali compagnie lowcost, per arrivare in centro c'è un bus pubblico, il leggendario numero 22, 0,5 lat (70 cent) il biglietto alle macchinette, 0,7 lat direttamente dall'autista. 
E per chi ha voglia di proseguire il giro delle repubbliche baltiche, una capatina alla stazione degli autobus sarà una lieta sorpresa: rotte per decine di città e diverse compagnie tra le quali scegliere, tra cui la onnipresente Eurolines.

CONCLUSIONE
A lato del terminal degli autobus, il famoso mercato di Riga. 
Una donna ha il fazzoletto in testa, il volto segnato, e sul carretto decine di pupazzi fosforescenti, accesi, improbabili. Un uomo vende cd dalle copertine ingiallite dal sole, accanto a banchi di verdura dove tutto è coperto di terra. Come se nulla cambiasse da quando una carota è immersa nel suolo a quando arriva sulla tavola: un' immagine d'altri tempi che mi riporta alla realtà della città nella quale mi trovo. E mi fa dimenticare quella fila di bancarelle di giubbotti di pelle così dannatamente anni ottanta.


SOUNDTRACK: Lamb - Gorecki (GUARDA VIDEO)

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