giovedì 6 ottobre 2011

Bolivia: Salt lake tour


Ci sono tante meraviglie del mondo delle quali ignoriamo l'esistenza. Tanti modi coi quali la scienza puo' sorprendere e inventare luoghi insoliti e particolari. Sono andato a vederne un po': tre giorni di jeep nel sud della Bolivia, bei compagni di viaggio e paesaggi mozzafiato.
Si parte da Uyuni, nel sud del paese. Villaggio da film western, con strade polverose che si incrociano, un campanile ingiallito, un saloon e la stazione delle diligenze. No, beh, degli autobus. Che sono il mezzo più efficiente per muoversi in Sud America. Ma l'itinerario che stiamo per affrontare è possibile solo in jeep, e presto capirò il perché. Quindi addio libertà ed eccomi con una guida, un gruppetto di sette persone, e un mezzo 4x4 con provviste e taniche di benzina sul tettuccio. Per la cronaca, pacchetto tutto incluso 600 bolivianos per tre giorni, circa sessanta euro, ragionevole.

GIORNO 1
Oggi scopriremo come rendere visibili sostanze disciolte in un liquido attraverso un semplice procedimento. Mettete un centimetro d'acqua di mare in una bacinella sotto il sole e vedrete cosa vi resta. Una sottile crosta di sale. Adesso ripetete il procedimento con un mare di dodicimila chilometri quadrati e aspettate un milione di anni. Il risultato e il Salar di Uyuni: una distesa bianca e compatta di sale che sembra non avere fine, con uno spessore che varia tra pochi centimetri e quindici metri, e un'ampiezza di centottanta chilometri. L'aspetto piu' interessante e' che nella stagione delle piogge il sale non lascia che l'acqua si disperda, e crea un immenso specchio che confonde il cielo con la terra. L'esperienza di attraversare il nulla sul tetto di una jeep tra spruzzi d'acqua e riflessi innaturali credo non abbia prezzo. 

Per i più modaioli visita all'albergo di sale, con sculture di sale, panchine di sale, letti di sale. D'altronde la materia prima non manca. La guida appronta il pranzo su un tavolo di sale. Le battute sul -è troppo salato?- si sprecano. 
Nel pomeriggio si risale a bordo, il fuoristrada è letteralmente ricoperto da una crosta bianca di salsedine, e sfreccia su un'autostrada che in realtà è una striscia di terra battuta. Lo stereo suona 'Super bailables del año 2010' e il tramonto colora in modo straordinario le montagne attorno. 

GIORNO 2
L'acqua grande protagonista della scienza. Lasciate che alcune tonnellate di magnesio si depositino sul fondo di una laguna ed ecco che, a determinati orari del giorno, l'acqua diventera' color smeraldo. L'incredibile Laguna Verde, persa tra le montagne della Bolivia, e' uno spettacolo da non perdere. E poi la Laguna Rossa, per i pigmenti rilasciati da una particolare alga, e quella Gialla, quella Celeste. Un'immensa tavolozza poggiata tra cupe montagne con i cocuzzoli innevati e stormi di fenicotteri rosa che svolazzano allegramente.

GIORNO 3
Sveglia alle 4, colazione con pancake e dulce de leche che immediatamente mi mettono di buono umore; mancanza di sonno, notte passata in una specie di rifugio per viaggiatori, letti ammassati uno accanto all'altro, servizi igenici all'aperto e un secchio d'acqua gelata. Fantastico. Ovviamente, senza elettricità, se non un piccolo generatore per le lampadine che rischiarano la tavola imbandita. Nello spiazzo di fronte le guide scaldano i motori: quattro o cinque jeep pronte a infilarsi sul fianco della montagna su strade sterrate e atmosfere innaturali.

Dopo circa trenta minuti di viaggio inizia ad albeggiare, e i primi timidi raggi di sole illuminano in controluce sbuffi di fumo e geyser. Odore di zolfo, panorama da nascita della terra. Le ruote del fuoristrada seguono una rotta tortuosa sugli altipiani e, verso le sette, arriviamo ad una sorgente naturale d'acqua calda. Bagno in una vasca naturale d'acqua a trentotto gradi, a 4890 metri d'altitudine. Record personale. Gente in costume da bagno e altri con sciarpa e cappotto. E poi giu', per strade di terra e pietra, tra lama che brucano indisturbati, ritorno ad Uyuni. Si conclude l'avventura. Ai limiti del reale, dell'immaginazione. Una terra di meraviglie.

SOUNDTRACK: Daniel Calderon y los gigantes - Yo te vi (GUARDA VIDEO)

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