mercoledì 26 ottobre 2011

TOP TEN: 10 consigli per una notte in aeroporto

Orari improbabili, attese, ritardi. Imprevisti dell’ultimo minuto che ci costringono a bivaccare sulle poltroncine del terminal. Ma anche scelta, libera e consapevole, per un viaggio in economia. Per evitare una notte d’ostello per poche ore di sonno.
Dormire in aeroporto è un’esperienza alla quale è necessario essere preparati: basta un pizzico di spirito d’adattamento e capacità d’osservazione per organizzare una nottata a cinque stelle anche in uno sperduto scalo low cost.

Vediamo i dieci consigli per dormire in aeroporto!

1) REGOLE – Sembra assurdo,e forse scontato, ma è bene informarsi se sia possibile dormire nel terminal. A Reykjavik, per esempio, è espressamente vietato. A Bergamo Orio al Serio il servizio di vigilanza sposta continuamente gli accampati da una parte all’altra rendendo la notte un inferno.

2) ORARI – Fondamentale sapere se l’aeroporto nel quale ci troviamo rimanga aperto tutta la notte. In caso contrario, studiare un piano di riserva. Se siamo in un grande aeroporto, può accadere che chiuda la zona dedicata ai voli nazionali, di conseguenza spostarsi agli internazionali. Scali low cost spesso chiudono dopo l’ultimo volo. Tra quelli molto noti Parigi Beauvais, nel mezzo del nulla, chiude dalle 23.30 alle 6.30. Sei ore di stop anche per Roma Ciampino, quattro per Pisa, che ha comunque il vantaggio di essere a dieci minuti a piedi dal centro della città. La visita turistica notturna è assolutamente consigliata.

3) ESPLORAZIONE – Cercare di scoprire e conoscere l’aeroporto. Spesso ci sono grandi differenze da una parte all’altra dello scalo. E spesso è più attrezzato e meno affollato il terminal degli arrivi piuttosto che quello delle partenze. Ad Amsterdam Schipol per esempio è ormai tradizionale la caccia alla famosa zona lounge, che dispone di oltre cento poltrone lettino imbottite e reclinabili. Un vero lusso gratuito per viaggiatori a budget zero.

4) DISTURBI – Valutare i fastidi che potremmo avere nel sonno: passaggio di gente, illuminazione, annunci in filodiffusione, bar con serrande che si aprono all’alba. Cercare una zona riparata. E avere sempre una buona risposta pronta per eventuali domande della vigilanza.

5) COMFORT – Prima grande verità, sdraiarsi sulle poltroncine con la seduta ondulata è il peggiore errore che si possa fare. Seconda grande verità, dormire sul pavimento sarà forse ortopedico ma anche massacrante. Un sacco a pelo, o in mancanza anche un asciugamano, saranno alleati preziosi. Fatevi un cuscino con una felpa arrotolata e infilata in una maglietta. Vestitevi comodi.
Muovetevi per tempo: spesso, specialmente nei periodi estivi, sono tanti i viaggiatori che decidono di dormire in aeroporto e pochi i buoni posti disponibili.

6) TEMPERATURA – Molti aeroporti sono tra le strutture più fredde mai costruite dell’uomo. Se la vostra scelta è stata di dormire a terra, cercate di creare un isolamento tra il vostro corpo e il marmo gelido della sala d’attesa. Il freddo si impadronisce delle vostre ossa nel sonno, senza darvi modo di accorgervene. Poco importa che abbiate con voi l’ultimo ritrovato nel campo dei sacchi a pelo da montagna o buttiate a terra uno scatolone delle patatine fritte del ristorante, fondamentale è isolare.

8) ACQUA E CIBO – Ricordarsi sempre una bottiglia d’acqua. E qualcosa da mangiare, provviste per la nottata. Non è sempre semplice trovare distributori o bar aperti 24 ore.

9) SICUREZZA - Per quanto l’aeroporto sia considerato un luogo sicuro, è sempre consigliabile dormire vicino ad altri viaggiatori. Tenere tutti gli effetti personali sotto controllo, lo zaino legato a un braccio, la borsa usata come cuscino. Se dormite con le cuffie e la musica nelle orecchie, non tenete il lettore in mano, ma sotto la maglia, o nei pantaloni. Eviterete di lasciarlo cadere in giro una volta sopraffatti dal sonno.

10) DISTRAZIONE – Un libro, un lettore mp3, una macchina fotografica, un quaderno e una penna, una scacchiera fatta con bustine di ketchup e maionese: l’importante è distrarsi. Avere un attività, un passatempo, perché se il sonno non arriva una notte è lunghissima da passare. E un modo splendido per ingannare il tempo è raccontare cosa abbiamo intorno, fotografare particolari curiosi, avere una traccia di una notte in aeroporto.

E cercare di divertirsi. Perché un’esperienza di questo tipo è la base della vita di ogni viaggiatore indipendente.

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